Auguri di Buon Anno!

Auguro a tutti gli sportivi autentici di questo forum un Buon Anno, con una particolare attenzione a quelli che, malgrado discopatie varie, continuano imperterriti a macinare chilometri su chilometri. Ogni riferimento a fatti e persone è puramente voluto.

                                                Annibale Barca

Mi associo agli auguri. Auguro a tutti noi di vivere un giorno in un paese normale, dove per iscriversi a una gara da amatori, quali siamo, non siano obbligatorie tessere, un paese dove le visite mediche si facciano per libera scelta e non perché si è costretti da regolamenti assurdi, in un paese dove i cittadini siano trattati da soggetti responsabili e non da bambini scemi che non sanno badare a se stessi, un paese che non sia diviso in caste (podisti iscritti e certificati) e sotto-caste (vari enti di promozione e federazioni). A proposito di questi enti: mai visto un bilancio, mai saputo chi li finanzia e che uso fanno dei soldi che gestiscono: perché non rendono pubblica la loro attività, almeno agli iscritti?
Credo che ognuno, senza fare male ad altri, sia libero di gestire la propria vita come meglio gli pare. Ad es., in Germania per guidare l'auto ci vuole certamente la patente, ma in gare sportive amatoriali si  può correre sotto la propria responsabilità, firmando un foglio che solleva gli organizzatori. Non sono necessarie né tessere né visite. Come si fa a mettere insieme queste due attività (guidare un'auto e correre) nello stesso ragionamento? Se non malafede, ci vedo mancanza di intelligenza. Almeno siate onesti: bisogna fare tessere, visite, dura lex sed lex, ma almeno non prendete in giro.
Saluti.
F.O.

F Orioli ha scritto:Mi associo agli auguri. Auguro a tutti noi di vivere un giorno in un paese normale, dove per iscriversi a una gara da amatori, quali siamo, non siano obbligatorie tessere, un paese dove le visite mediche si facciano per libera scelta e non perché si è costretti da regolamenti assurdi, in un paese dove i cittadini siano trattati da soggetti responsabili e non da bambini scemi che non sanno badare a se stessi, un paese che non sia diviso in caste (podisti iscritti e certificati) e sotto-caste (vari enti di promozione e federazioni). A proposito di questi enti: mai visto un bilancio, mai saputo chi li finanzia e che uso fanno dei soldi che gestiscono: perché non rendono pubblica la loro attività, almeno agli iscritti?
Credo che ognuno, senza fare male ad altri, sia libero di gestire la propria vita come meglio gli pare. Ad es., in Germania per guidare l'auto ci vuole certamente la patente, ma in gare sportive amatoriali si  può correre sotto la propria responsabilità, firmando un foglio che solleva gli organizzatori. Non sono necessarie né tessere né visite. Come si fa a mettere insieme queste due attività (guidare un'auto e correre) nello stesso ragionamento? Se non malafede, ci vedo mancanza di intelligenza. Almeno siate onesti: bisogna fare tessere, visite, dura lex sed lex, ma almeno non prendete in giro.
Saluti.
F.O.

    Caro Fausto, sono sostanzialmente d'accordo con le tue avvertite parole. Purtroppo decenni di collettivismo strisciante e di burocrazia intrusiva hanno demolito quello che una volta si chiamava senso delle responsabilità individuale. Senza un timbro o un bollino, spesso legati a forme occulte di estorsione legalizzata, sembra che non si possa compiere letteralmente alcun passo.
      Buone corse da Annibale Barca