premi in denaro

mi dite perché solo in Umbria ci sono problemi per i premi in denaro,io se non sono fidal il costo dell'iscrizione è lo stesso non ho sconti,abbiate almeno la serietà di dare un premio di ugual valore al premio in denaro,questo è un problema che esiste solo in Umbria i nostri atleti partecipano spesso a gare fuori regione vincono premi in denaro nessuno crea problemi non ultima la tre comuni gara di 2400 partenti soldi per iscritti a qualsiasi ente

Ciao Marco, grazie della segnalazione.

In pratica la tua domanda è: perché in Umbria si fanno rispettare le regole e in altri parti no?

In realtà credo che queste situazioni di "non rispetto" siano veramente poche, considera che  la dream runners, che opera in tutta Italia, ci dice che sono procedure che si applicano ovunque.. 

Poi posso essere d'accordo con te che l'atleta escluso dal montepremi debba comunque ricevere un premio di eguale valore (sempre sotto i 100 euro) ma questo è a discrezione dell'organizzatore e non c'è nessuna regola che lo impone.

Comunque, siccome sono curioso di capire, se posso ti rigiro la domanda, perchè se si è consapevoli di poter rientrare in premiazioni in denaro non si fa un tesseramento fidal? la differenza di costi di tesseramento con un eps (10 euro circa) sarebbe subito ripagata...

Considera che dopo la riunione di Novembre, dove abbiamo spiegato che avremmo fatto rispettare questo regolamento, almeno 4 società Umbre (tra le più grandi) si sono affiliate con prezzi agevolati, e hanno tesserato i loro atleti migliori alla FIDAL.  

Contattami anche privatamente, sarei contento di avere uno scambio di idee con te.

A presto

Fabio Pantalla

Ciao Marco
Fabio ti ha chiarito già molto bene, e comunque vorrei dirti che non è vero che fuori dalla nostra regione funziona diversamente, un mio compagno di società nel 2014 tessera uisp, in una gara in romagna organizzata uisp con rimborsi in denaro non è stato premiato, in gare come la Roma-Ostia maratona di Roma Firenze stra partecipate dai nostri atleti se non tesserati Fidal non hanno ricevuto mai nessun rimborso quindi siamo tutti uguali.
Saluti Patrizio Lucchetti

Mi sembra che non si possa paragonare Roma-Ostia con le mezze della nostra regione, sembra che al momento di pagare l'iscrizione non c'è differenza tra un tesserato Fidal e un'altro di ente sportivo poi se questo arriva terzo e vince 70€ si deve accontentare di una caciotta di 7/8€ e un'altro che arriva qualche minuto dietro si prende il premio in denaro si è corso uguali e la stessa gara,allora facciamo solo gare per i Fidal e altri per gli enti visto che volete queste differenze,noi abbiamo vinto premi in denaro in toscana,lazio,marche,abruzzo,campania,emilia-romagna e non abbiamo avuto problemi forse siamo più fortunati,non capisco poi perchè bisogna fare il doppio tesseramento e iscriversi con un'altro gruppo non proprio e magari non si conosce,mi sembra una sorta di razzismo fare atleti di classe a e b,io in tanti anni di corse e quasi 900 gare all'attivo posso garantire che questo capita in umbria e non penso che siamo solo noi che rispettiamo le regole,comunque grazie di avermi risposto poi ogni atleta è adulto esi gestisce come vuole.

Ciao a tutti, il discorso di Marco non fa una piega e confermo che ad esempio in una maratona tra le prime 10 in italia sono stati dati premi in denaro ad atleti eps e addirittura anche al vincitore!
Ma credo che la nuova norma (che se non sbaglio è un'accordo tra Fidal e Eps) non fosse stata ancora ben recepita dai vari organizzatori e qualche disfunzione agli inizi credo che sia fisiologica.
Per i costi Fabio dipende molto da quante persone fanno parte di una società perchè l'affiliazione, come già detto in privato, va poi ridivisa tra il numero di tesserati e noi ad esempio abbiamo dovuto raddoppiare il costo di iscrizione annuale alla società rispetto all'anno scorso con il risultato che una quindicina di ragazzi anche per questo motivo hanno deciso di lasciare il gruppo per tesserarsi o da singoli eps o in altre società più numerose.
In generale quando vengono create delle discriminazioni poi è naturale che sorgano divergenze ed è un vero peccato perchè alla fine almeno per la maggior parte delle persone questo rimane pur sempre uno sport inteso come svago.
Enrico

Scusate ma forse non si è capito che questa non è una regola imposta dalla FIDAL ma è un dettato della Convenzione tra la FIDAL stessa e gli ENTI DI PROMOZIONE FIRMATARI.

In pratica i rappresentanti dei vostri enti di promozione hanno firmato e condiviso questa regola che noi stiamo facendo rispettare.

E' anche vero come avete fatto notare che qualcuno non la rispetta, ma voi sapete che ci sono state denunce alla procura federale del coni e sanzioni per molti organizzatori?

Mi sembra un discorso molto semplice da capire, prendere soldi in una gara vuol dire fare attività agonistica e non promozionale.

agonismo  = fidal 

promozione = eps

questo è quello che dice il coni e la convenzione firmata da tutti.

Visto che la fidal vuole il monopolio del podismo dividiamo le gare per agonisti Fidal e gare amatori eps,risolto il problema di queste discriminazioni

Marco ma cosa dici?

Ci sono circa 100 gare in un anno in Umbria, di cui solo 30 FIDAL, le gare con montepremi in denaro saranno 10 massimo 15.

Vuol dire 70 gare gestite completamente da enti di promozione con cui abbiamo un rapporto cordiale e collaborativo (chiedi a Stefano Tofi con cui ci sentiamo settimanalmente per scambi di idee).

Non credo sia un caso di monopolio..

Per come la penso ,posso garantire che la prossima edizione della gara di San Gemini dovendo rispettare le regole premieremo gli assoluti con premi in natura ,questo perché non é giusto(condivido a pieno il pensiero di Marco)che gli atleti arrivati magari con minuti di ritardo vengano privilegiati dal regolamento.Per ovviare a questa imposizione basta controllare il regolamento della gara e se sono previsti premi in danaro basta non partecipare e scegliere magari un altra gara con premiazioni diverse.Aggiungo solo che vedendo il malcontento che si sta verificando invito i responsabili dell'EPS a riflettere sulla convenzione che hanno stipulato

Credo ci si nasconda dietro un velo di ipocrisia, quando si fanno passare le gare domenicali come elemento di svago o divertimento e poi si va a vedere se si prende una caciotta da 7 euro o un prosciutto.

Gli ENTI DI PROMOZIONE hanno da definizione lo scopo di organizzare  attività fisico-sportive con finalità ludiche, ricreative e formative, anni fa  si occupavano soprattutto di attività giovanile erano presenti nelle scuole negli oratori..
Poi si sono mischiate le carte hanno cominciato a vedere un mercato buono dove poter catturare molti iscritti e si sono avvicinati sempre di più all'agonismo snaturando il loro fine.


Ha ragione Cavallucci quando dice che ci dovrebbero essere gare solo per i fidal e gare solo per gli enti di promozione ma queste dovrebbero essere competizioni dove non ci sono costi di iscrizione, pacchi gara, classifiche e premi rispettando quindi i principi per cui sono nati .


Perchè quindi non cogliere l'occasione di avere 2 modi di vivere la corsa, una con soli fini agonistici gestiti dalla fidal e una ricreativa conviviale gestita appunto dagli enti di promozione?


Sognare non costa nulla..


Saluti